L’attività di agente d’affari in mediazione è stata regolamentata con la legge 21 marzo 1958, n. 253, ma la vera svolta normativa si è avuta con la legge 3 febbraio 1989 con la distinzione in sezioni delle varie componenti professionali che hanno visto le definizioni di agente immobiliare e agente munito di mandato a titolo oneroso.
La legge era sicuramente in ritardo sulla reale evoluzione della professione di agente immobiliare che era già svolta con le più svariate specializzazioni, nell’urbano e nel turistico, e già vedeva forme di attuazione una volta riservate al solo commercio come il rapporto di franchising e già erano stati fondati network di mediazione immobiliare di proprietà unica.
La categoria continuava ad essere inquadrata tra gli ausiliari del commercio ed il rapporto con i dipendenti aveva a riferimento il solo contratto collettivo nazionale del commercio, strumento estraneo alle modalità operative nell’ambito dei servizi e assolutamente lontano dal poter regolamentare l’attività all’interno delle agenzie immobiliari.
La necessità di addivenire ad uno specifico contratto collettivo di lavoro, più che una concretezza, era una necessità, indispensabile per poter tener conto di una serie di specificità del settore che non potevano essere semplicemente regolamentate per analogia, con particolare riferimento alla formazione specifica.
Il confronto con le controparti non ha avuto una immediata risposta in termini di costituzione di un vero tavolo di lavoro, ma lo studio in materia di lavoro portato da F.I.A.I.P. (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ha reso evidenti le lacune contrattuali esistenti al momento profondendo un lavoro in collaborazione tra la FIAIP stessa, come unica associazione indipendente a livello nazionale, e le Organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UITuCS UIL.
Gli incontri iniziarono dopo la prima metà dell’anno 1990, ma si raggiunse una concreta intesa operativa solo dopo febbraio del 1991 quando iniziò concretamente la stesura del primo contratto collettivo nazionale lavoro per agenti immobiliari.
La FIAIP operò con la massima apertura cercando di avere elementi concreti da immettere nelle peculiarità del contratto e ciò avvenne con l’organizzazione di una serie di convegni a livello nazionale che portarono pareri di professionisti e di esperti di settore, nonché l’emergente esigenza di una qualificazione di un nuovo rapporto di lavoro fra agenti immobiliari ed i propri dipendenti, con particolare attenzione ai mansionari e alle diverse operatività in ambito lavorativo con orario e aperture stagionali differenziati e di qualificazione del settore attraverso la formazione dei dipendenti.
Mario Lavarra, Presidente della FIAIP dal settembre 1989, ottenne una delega dal Consiglio Nazionale della sua Federazione al fine di orientare l’attività associativa verso l’attività sindacale che sarebbe stata effettivamente tale solo dopo una contrattazione collettiva di lavoro specifica del settore.
Dopo alcuni mesi di lavoro, in collaborazione con il Vicepresidente Vicario Luigi Busanel, ha ottenuto il benestare delle Organizzazioni Sindacali per l’avviamento di un tavolo di consultazione sindacale nelle persone dei Segretari Nazionali Piero Marconi per FILCAMS CGIL, Salvatore Zappadu per FISASCAT CISL e Parmenio Stroppa per UITuCS UIL e dei rispettivi Segretari Generali Gilberto Pascucci, Mario Cesino e Raffaele Vanni.
Il 9 ottobre 1991 il CCNL per agenti immobiliari professionali e mandatari a titolo oneroso, con valenza fino al 31 dicembre 1993, fu sottoscritto presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, da parte di Mario Lavarra, Luigi Busanel, Piero Marconi, Salvatore Zappadu e Parmenio Stroppa alla presenza del Dirigente Ministeriale Dott. Luigi Ielo assistito dal Rag. Dario Pedrola.
(Foto) La firma del CCNL del 1991: da sinistra, Luigi Busanel, Mario Lavarra, Dario Pedrola e Luigi Ielo